05 luglio 2015

Fiori di zucca ripieni, la campagna si tuffa nel mare


I primi avvertimenti arrivano la notte, quando mi sveglio per andare in bagno, salgo in cucina a bere un bicchiere d’acqua, ma poi di nuovo nel letto non riesco a riallacciare il sonno.
I secondi arrivano di giorno, chiudo la macchina e dimentico i finestrini aperti, mi è anche capitato di fare la spesa e venir via lasciando le borse alla cassa. Capisco allora che devo staccare. Mi sono sentita come il maratoneta quando taglia il nastro del traguardo,  invece di buttarmi per terra sfinita dalla stanchezza, ho caricato in auto la macchina fotografica con il cavalletto e sono partita. E’ andata proprio così. Nell’ultima settimana, dopo aver aiutato mia figlia a fare la valigia, ora è in Norvegia per uno scambio culturale, ho messo due cose dentro una borsa, e ho deciso di prolungare il weekend.


Bolgheri sta lì tra in mezzo a Bibbona e Castagneto Carducci, il tratto di costa sotto Livorno, nella Costa degli Etruschi. E’ un borgo immerso nella campagna, tra i filari di viti numerati come soldati, che si versano nel mare.
Quando da San Guido imbocco il viale di cipressi, tanto caro al Carducci, è come se aprissi la porta di casa. Ogni cosa è rimasta al suo posto, negli occhi di quella bambina seduta sulla canna della bicicletta. Con una mano accarezzo le forme rotonde degli alberi al tramonto, mentre i caprioli saltellano intorno ai cavalli al casolare Alberto. 
Lo percorro fino in cima, dove il cielo si tinge di rosso mentre il sole infuocato si tuffa nel mare, è un quadro che mi ruba le parole. 
Mi piace sedermi a cavalcioni sul muricciolo della terrazza, respiro la brezza marina, cerco di trattenerla tutta; mi deve bastare fino alla prossima volta che riaprirò la porta di casa.


Se vuoi cogliere i fiori di zucca aperti devi venire la mattina presto, il giorno si chiudono come ricci. Il contadino accanto a casa mi ha dato accesso all’orto, e all’alba quando tutti dormivano ho colto i fiori di zucca. Gli ho preparati subito appena arrivata in cucina, con un ripieno di ricotta e mazzancolle fresche, fedele alla ricetta dell’Enoteca Tognoni. Ho solo aggiunto un uovo e l’erba cipollina per legare il sapore. Zucchine, carote e pomodori, tagliati sottili e appena scottati in padella accompagnano il fiore. Dentro un piatto disegnato, la campagna si versa nel mare.


Ricetta: Antipasto
Porzioni: 4

Tempo di realizzazione: 15 minuti
Tempo di cottura: 10 minuti

Cosa ti occorre:
4 fiori di zucca ben aperti
200g mazzancolle
200g ricotta
1 uovo
erba cipollina
2 zucchini
2 carote
2 pomodori
1 bicchiere di vino bianco
aglio
olio evo
sale

Come devi fare:
Pulisci gli zucchini, le carote e i pomodori, tagliali sottili e saltali in padella con un poco di olio evo.
Lava le mazzancolle sotto l’acqua corrente, asciugale e elimina la testa.
Privale del carapace e con un coltellino, fai un incisione lungo il dorso e sfila l’intestino interno. Metti un filo di olio evo con l’aglio dentro una padella, quando è ben calda aggiungi le mazzancolle e sfumale con il vino per pochi minuti, aggiusta col sale. Trita alcune foglie di erba cipollina e unisci alla ricotta, con l’uovo facendo un impasto morbido, aggiusta col sale e l’olio.
Metti da parte 4 mazzancolle che ti serviranno per guarnire il piatto.
Unisci le altre mazzancolle a pezzetti e amalgama bene.
Con un panno umido pulisci i fiori di zucca e privali del pistillo con un coltellino, fai attenzione, sono molto delicati.
Con un cucchiaino riempili dell’impasto e passali in forno caldo per pochi minuti.
Prepara i piatti con le verdure cotte e metti il fiore ripieno al centro con la mazzancolle intera, condisci con un filo di olio evo.


Ringrazio di cuore l’ Enoteca Tognoni - Bolgheri per avermi ispirato nella ricetta e l’azienda agricola I Pianetti - Donoratico (li) per i fiori concessi.



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