13 giugno 2015

Zuppa inglese per Welcome Party


Il display annunciava un ritardo di 10 minuti, che poi sono divenuti 20 e infine 25; 
noi invece, eravamo puntuali davanti alle porte automatiche degli arrivi.

L’aeroporto brulicava di carrelli, con accatastate valigie e zainetti trascinati da turisti appena sbarcati a Firenze, in fila, per prendere il primo taxi per la città. 
Io ancora, non riesco a definire quel misto di ansia, eccitazione che avevo dentro, riabbracciare mio figlio dopo un anno trascorso in un altro paese con un’altra famiglia che già chiama dad e mam. E’ stato un anno inconsueto, fatto di videochiamate e messaggi, lo vedevo attraverso uno schermo, un modo diverso di averlo tra noi, era felice e mi bastava.

Il display si aggiorna con altri 10 minuti di ritardo; provo a trattenere il fiato.

In casa gli equilibri sono cambiati, mi sono ritrovata da un giorno all’altro a fare la mamma a metà, il carico di lavoro dimezzato, e con una figlia, a quel punto, unica, da seguire. 
I quotidiani conflitti adolescenziali non mi sono certo mancati, ho cercato solo di riempire quel vuoto, ascoltandomi dentro, facendo cose che mi facevano star bene. 
Ho fatto lunghe camminate lungo il fiume, a passo svelto come piace a me; ho seguito un corso di panificazione, impastare, ho scoperto, mi rilassa tantissimo, e sono riuscita dopo due anni, a riaprire la porta del blog. 
Cucinare, fotografare e scrivere, sono le nostre passioni. Un lungo filo ci avrebbe tenuti uniti, avrebbe letto i miei post, gli avremmo commentati - prendendomi anche in giro -  si sarebbe sentito a casa tra i fornelli di cucina, ad assaggiare creme e sughi, a rubare le fette di torta fotografate. 

Il display si illumina: atterrato; ho il cuore in gola.

Inizio a fare dei piccoli respiri, speriamo arrivi subito la valigia, calcolo mentalmente il suo percorso, dietro un gruppo di giapponesi lo intravedo,
- mamma, sta arrivando…caspita, com’è cresciuto. 




Ad accoglierlo c’erano proprio tutti, compreso la bisnonna Alfea, che si è mossa di casa per l’occasione. Abbiamo organizzato un welcome party, al fresco, nel giardino di Antonella. Io e il babbo Riccardo abbiamo studiato un menù con i suoi piatti preferiti, 
a iniziare, non a caso, dalle lasagne. Al momento di decidere i dolci, mi sono proposta per la zuppa inglese. Riccardo ha arricciato il naso, mah col liquore, ma si è ripreso subito quando gli ho spiegato come l'avrei fatta.  Ho raccontato che avrei usato dei bicchieri al posto della classica zuppiera o la forma a cupola, più facili da trasportare e da servire,
non avrei messo la crema al cioccolato ma dei pezzi di cioccolata fondente, alternandoli a strati di pan di spagna con alchermes e crema diplomatica, avrei infine aggiunto alcuni lamponi e una spolverata di cacao a sigillare il tutto. Il risultato ? 
Chiedetelo al babbo Riccardo.


Zuppa inglese al bicchiere

Ricetta: Dolce al cucchiaio
Porzioni: 5 bicchieri

Tempo di realizzazione: 20 minuti
Tempo di cottura: 60 minuti



Cosa ti occorre:
crema
400gr latte intero
350gr panna da montare
5 tuorli d’uovo
40gr farina
250gr zucchero
1 scorza di limone
Semi del baccello di vaniglia
Pizzico di sale
Termometro da cucina

Come devi fare:
La sera precedente
Per aromatizzare la crema, dentro un recipiente, unisci il latte con 100g di panna, la scorza di limone e i semi del baccello di vaniglia, ricopri con la pellicola e metti in frigo.
Il giorno dopo:
Togli i liquidi dal frigo e con 25gr di zucchero metti a scaldare sul fuoco.
Dentro una casseruola con il fondo alto, setaccia la farina, aggiungi 75g di zucchero, il pizzico di sale e versaci un po' del liquido caldo e lavora con una frusta facendo sciogliere bene lo zucchero, aggiungi i tuorli e continua a lavorare il composto.
Quando il latte e la panna raggiungono il bollore, togli dal fuoco e filtra i liquidi versandoli dentro la casseruola.
Poni la casseruola sul fuoco e continua a girare con la frusta, misura la temperatura, non deve superare gli 80°. Se non hai un termometro ti accorgerai che la crema è cotta quando si addenserà.
Fai raffreddare la casseruola immergendola in acqua fredda con del ghiaccio, per fermare la cottura della crema, altrimenti togli la crema dalla casseruola e versala dentro una ciotola di metallo o vetro.
Monta 250g di panna con 100g di zucchero e aggiungila alla crema quando si sarà raffreddata del tutto.

Ricetta pan di spagna:
60g Farina 00 
30g fecola di patate
90g zucchero semolato
3 uova temperatura ambiente
Semi del baccello di vaniglia
Pizzico di sale

Come devi fare:
Dividi gli albumi dai tuorli.
Con le fruste elettriche monta alla perfezione gli albumi con 30g di zucchero e un pizzico di sale. 
Dentro una terrina metti i tuorli con 60g di zucchero e i semi del baccello di vaniglia e inizia montare fino a che l'impasto scrive, alzando la frusta il composto non deve essere liquido ma deve rimanere gonfio e spostando la frusta scrive.
Unisci delicatamente i due composti con una spatola dall'alto verso il basso, facendo attenzione a non smontare il l'impasto. Unisci la farina e la fecola setacciate e continua ad amalgamare.
Accendi il forno a 180°.
Con del burro ungi una teglia tonda diam.20 e versa il composto livellato alla perfezione.
Inforna per circa 45 minuti. Quando è cotto mettilo su una gratella a freddare.

Preparazione dei bicchieri:
50g lamponi
30g cioccolato fondente
10g cacao amaro
5 bicchieri 
1 bicchiere di alchermes

Taglia a quadrati il pan di spagna togliendo il contorno, della misura del bicchiere. Pulisci i lamponi e tagliali in due pezzi, lasciandone 5pz da una parte per il top. Taglia il cioccolato in pezzi grossolani. 
Con un cucchiaio fai uno strato di crema sul fondo del bicchiere e inserisci il quadrato di pan di spagna bagnato a tuo piacere nell’alchermes. Metti un altro cucchiaio di crema con alcuni lamponi e pezzetti di cioccolato. Continua fino al riempimento del bicchiere. Guarnisci con una spolverata di cacao amaro e un lampone al centro. Fai riposare in frigo e togli mezz’ora prima di servire.





2 commenti:

  1. Carissima,
    sei la persona più bella che avrei mai pensato di incontrare nella mia vita....Un lungo e forte abbraccio.
    Anna

    RispondiElimina
  2. Carissima,
    sei la persona più bella che avrei mai pensato di incontrare nella mia vita....Un lungo e forte abbraccio.
    Anna

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